Superato coi brividi il doppio ostacolo casalingo Gualdo-Bramante, ora per la Halley Matelica si alza l’asticella con una doppietta in trasferta, con i “viaggi” prima a Jesi e poi a Recanati. Farlo però con quattro vittorie in altrettante partite giocate, nonostante i tanti infortuni, è decisamente un bell’andare, soprattutto se fatto mostrando una capacità di resilienza davvero invidiabile.
Lo conferma anche uno dei veterani del team biancorosso, Lorenzo Panzini. «Stiamo facendo fatica soprattutto a inizio partita e le squadre avversarie poi prendono fiducia e riescono a costruirsi quel gap di vantaggio – dice il play vigorino – di buono c’è che stiamo sempre lì, non molliamo davvero mai. Ci crediamo fino alla fine e queste ultime due partite lo hanno dimostrato. Le prime quattro partite hanno dimostrato questo: siamo una squadra che sta bene e che lotta fino alla fine. Non è semplice e non ci riuscirà tutte le volte: dovremo essere bravi noi a cambiare questo trend e a stare dentro la partita sin da subito, senza dover rincorrere ogni volta».
Il regista anconetano è uno dei “sopravvissuti” dalla scorsa stagione in una Halley che però è drasticamente cambiata da un anno fa. «Questa squadra è molto diversa – conferma Panzini – quest’anno siamo molto più atletici e con la capacità di lottare su ogni pallone, mentre nella scorsa stagione avevamo sicuramente giocatori più tecnici, con gente che aveva calcato anche il parquet di categorie superiori. Non è qualcosa di negativo avere giocatori meno esperti, ma in questa B2 l’atletismo conta tanto e ce ne siamo resi conto lo scorso anno contro Cagliari, squadra che mixava giocatori di qualità ad altri più atletici che ci hanno messo in difficoltà».
Panzini non sente però cambiato il suo ruolo all’interno di questa Matelica, nonostante il ritorno di un giocatore abituato ad avere tanto la palla in mano come Mariani. «Non credo sia cambiato granché, giocare con un giocatore come Federico vicino è solo un guadagno – rimarca il play vigorino – siamo in diversi a poter trattare la palla e giocare i pick and roll. E questo toglie pressione a tutti. Sono molto contento perché stiamo andando bene, ci troviamo bene e questo è quello che conta».
Ora sulla strada della Halley c’è la Pallacanestro Jesi, una delle novità di questa stagione, formazione in crescita nelle ultime settimane. «E’ una buona squadra, che ha un quintetto con giocatori giovani ma di alto livello – conferma Panzini – basti pensare a Deri, un giocatore che fino a un paio d’anni fa era a Ruvo e per il quale, senza infortuni, si parlava per livelli ben più alti della B. Ma occhio anche a Bagdonavicius, di cui i miei amici di Matera mi hanno parlato molto bene, e poi un giocatore giovane come Mancini ma che ormai è un habituè di questa categoria. Sarà una squadra difficile da battere, dovremo essere bravi noi a partire forte sin da subito».


