D'Angelo non fa sconti: ¨Pescara avversaria da affrontare con rispetto¨

D'Angelo non fa sconti: ¨Pescara avversaria da affrontare con rispetto¨

D'Angelo non fa sconti: ¨Pescara avversaria da affrontare con rispetto¨

Settimana corta in casa Halley Matelica. Dopo la grande vittoria di domenica sera sul campo della Italservice Pesaro, coach Trullo e il suo staff hanno optato per un giorno in più di riposo da concedere ai ragazzi e così la preparazione per la partita di domenica prossima contro l’Amatori Pescara è iniziata solo ieri. D’altro canto, il match è ininfluente per entrambe le squadre ai fini della classifica, ma sarà comunque un buon test per tenere la squadra sulla corda in vista del via del Play-In Gold, che partirà nel weekend del 2-3 marzo.

Luca D’Angelo, viceallenatore biancorosso, ripercorre la bella prestazione sfoderata sul campo della corazzata gialloblu. «Ci eravamo dati degli obiettivi tecnici – sottolinea l’assistente di coach Trullo – in primis, muovere la palla da un lato all’altro. In seconda battuta, attaccare il pick and roll con l’angolo vuoto, perché dai video che avevamo visto avevamo valutato che facessero un po’ di difficoltà in quelle situazioni. Scelte che hanno funzionato, siamo stati bravi a trovare sempre il passaggio giusto al momento giusto e a far muovere molto i loro lunghi. Abbiamo giocato una buonissima partita, i ragazzi erano concentrati per provare a vincerla e quando sono così mentalizzati in campo si vede. Nel momento cruciale, quando loro sono tornati sotto nel finale, siamo stati bravi a tenere la testa sulle spalle: abbiamo continuato a giocare con freddezza e lucidità, una cosa che a volte ci è mancata in altre partite».

È un lavoro “oscuro” prezioso quello che coach D’Angelo porta alla Vigor soprattutto in settimana, nella preparazione alla partita. «La mia settimana tipo non si ferma mai – scherza ma non troppo l’allenatore abruzzese – il coach mi chiede mediamente di guardare quattro partite dell’avversaria che vogliamo analizzare e da queste estraggo i giochi e le caratteristiche individuali. Da questo lavoro il coach estrae pregi e difetti, ci confrontiamo e ovviamente lui ha l’ultima parola sulle scelte tecnico-tattiche sulle quali lavorare. Lavorare con lui per me è un onore: a 48 anni io ho ancora voglia di imparare, anche se non è facile stare tante ore dietro a un pc o a sopportare le richieste dei giocatori. Devi stare sereno, ma soprattutto camminare sempre nelle stesse scarpe dell’allenatore: devi supportarlo sia nelle difficoltà che nelle vittorie, ma soprattutto rispettarlo, che è la cosa più importante».

Una scelta tecnica e di vita quella che ha fatto D’Angelo la scorsa estate rispondendo alla chiamata della Halley. «Mi chiamò Trullo a metà giugno dicendomi che forse aveva bisogno di un assistente e che aveva pensato a me – ricorda il vice coach biancorosso – da lì ogni settimana ci siamo sentiti fino al 7 luglio, quando ci siamo sentiti con il ds Usberti e la presidentessa Sonaglia. Conoscevo la società, ero venuto a vedere qualche partita l’anno scorso, e mi piaceva l’idea di fare un’esperienza fuori dal mio Abruzzo. Devo ringraziare il coach e la società per avermi scelto. Una scelta di vita? Non è un problema, se ti piace il basket e se vuoi fare questo lavoro quando hai una chiamata del genere la accetti, non c’è molto da girarci intorno».

Tornando all’attualità, domenica la partita con Pescara è di quelle particolari da affrontare per le condizioni cui si arriva: quella di un’ultima giornata di regular season senza obiettivi particolari da raggiungere. «Abbiamo dato un giorno di riposo in più alla squadra perché se lo meritava dopo tre settimane intense – conclude D’Angelo – organizzandoci con lo staff atletico e fisioterapico abbiamo quindi optato per questa scelta. Come si affronta una partita come quella di domenica? Come tutte le altre: con umiltà, andando in campo per fare le nostre cose, rispettando l’avversario e scendendo in campo per fare il meglio possibile».