Mentonelli mette il Loreto nel mirino: ¨squadra costruita per vincere, ma proviamo a batterli¨

Mentonelli mette il Loreto nel mirino: ¨squadra costruita per vincere, ma proviamo a batterli¨

Mentonelli mette il Loreto nel mirino: ¨squadra costruita per vincere, ma proviamo a batterli¨

Col pass per i Play-In Gold già in tasca, la Halley Matelica si prepara a una partita importante più per il futuro che per il presente: quella di domenica sera sul campo della Italservice Pesaro. I biancorossi, però, ci arrivano forti di una striscia aperta di tre vittorie consecutive e di uno stato di forma generale che, finalmente, sembra tornato vicino al top. Lo confermano anche le parole di Simone Mentonelli. «L’ultimo mese e mezzo è stato molto impegnativo – sottolinea la guardia biancorossa – ma con l’arrivo di Morgillo e il recupero della condizione di tutti quanti siamo riusciti a riprendere ritmo prima in allenamento e poi in partita. E i risultati si sono visti, in particolare nelle ultime due partite. Ivan si sta inserendo bene nel gruppo, è un ragazzo tranquillo e in campo fa la differenza: ci sta dando e ci darà una grandissima mano».

L’ingresso tra le prime quattro era un obiettivo, ma non era certo scontato raggiungerlo con due giornate di anticipo. «Un traguardo che ci eravamo prefissati e direi che ci siamo presi meritatamente, visto che per lunghi tratti della stagione siamo stati primi – rimarca Mentonelli – ce lo godiamo, ma ora pensiamo allo step successivo, partendo dalla partita di domenica a Pesaro, cruciale per la seconda fase. Il Loreto è una squadra molto lunga, costruita per fare il salto di categoria. Non sarà semplice, lo abbiamo visto nella gara di andata quando vincemmo con un canestro di Mariani allo scadere. Sarà un match combattuto, ma proveremo a vincerlo confidando anche in tanti tifosi al seguito a sostenerci».

Da qualche partita, Mentonelli ha deciso di cambiare numero di canotta, passando dal 6 al 17 in onore di Maurizio Salvucci, ex giocatore biancorosso venuto a mancare nelle scorse settimane. «Una persona molto cara a me e alla mia famiglia – lo ricorda il giocatore vigorino – ho pensato fosse bello omaggiarlo indossando il suo numero proprio qui a Matelica».