Morgillo è subito sul pezzo: ¨Una grande Halley, sarò al top nella seconda fase¨
È decisamente tornato il sereno in casa Halley Matelica, dopo la
roboante vittoria sull’Attila Junior Porto Recanati. Recuperati gli acciaccati
e inserito in extremis Ivan Morgillo, la squadra ha ritrovato il filo del discorso che si era interrotto
prima di Natale, chiudendo al meglio un gennaio che invece era iniziato sotto i
peggiori auspici.
Proprio l’ultimo arrivato racconta il suo arrivo a
Matelica e l’esordio in biancorosso dopo nemmeno 24 ore dall’arrivo in città. «L’obiettivo era non stravolgere troppo
gli equilibri della squadra, con solo mezzo allenamento e un viaggio più
trasloco sulle spalle – spiega Morgillo – non è stato semplice sotto il
profilo fisico soprattutto. Devo ringraziare i ragazzi che sono stati super,
mostrando grande disponibilità, da parte mia ho cercato di capire alcune regole
difensive e un paio di schemi che avevamo visto nel prepartita».
Un primo impatto sicuramente positivo quello del
lungo napoletano con la realtà matelicese, che aveva intravisto da “vicino di
casa” nel 2018/2019 vestendo la canotta di Fabriano. «Si vede che la squadra è rodata, che sta
facendo un cammino importante e che per la prima volta dopo diverso tempo si
ritrovava al completo – continua Morgillo – la prima impressione è sicuramente
positiva, poi ovvio che la bella partita che abbiamo disputato aiuta a far
emergere di più le cose positive che non quelle negative. Ma non ho dubbi:
questa è una squadra di altissimo livello».
Un po’ 4, un po’ 5,
Morgillo può essere un vero coltellino svizzero per il reparto lunghi
biancorosso. «Sono un giocatore atipico ma duttile – si presenta il
nuovo numero 9 vigorino – diciamo che quando giocherò insieme a Musci potrà
curare di più il mio gioco perimetrale, visto che lui è un lungo d’area e di
sostanza. Vicino a Provvidenza posso giocare più nel pitturato, facendo lavoro
sporco. Penso di trovarmi nel posto giusto per poter esprimere al meglio queste
mie caratteristiche».
Naturalmente, vista la
lunga esperienza a livello di Serie B, Morgillo ha già incrociato la strada con
diversi dei suoi nuovi compagni di squadra. «Mi fa piacere ritrovare
Gianpaolo Riccio, che avevo conosciuto da ragazzino ad Avellino quando ero alla
Scandone in Serie A: in 10 anni non è cambiato per niente, se non per la barba –
scherza Morgillo – da avversario ricordo di aver giocato contro Musci quando
ero a Trapani, nella mia prima esperienza lontano da casa, mentre lui era a
Francavilla e poi anni dopo sfidandoci in Puglia. Ho affrontato qualche volta anche
Mentonelli tra Olginate e Jesi, mentre gli altri non ho avuto modo di
affrontarli: ciò che vedo è un gruppo compatto, di ragazzi super che stanno
bene insieme».
Difficile fare le carte
alla partita di domenica, di nuovo a domicilio, contro la Baseart Pesaro: obiettivo, per il neo arrivato, inserirsi
sempre meglio all’interno della macchina di coach Trullo. «So che fra 10
giorni ci aspetta uno scontro diretto importante per la seconda fase, ma al di
là dei risultati spero di poter usare queste ultime tre partite di regular
season per integrarmi al meglio sia difensivamente che offensivamente per
essere al top nella seconda fase e poi nei playoff».