Vigor e Thunder, due realtà un solo amore: ieri la presentazione congiunta da Vini Gagliardi

Vigor e Thunder, due realtà un solo amore: ieri la presentazione congiunta da Vini Gagliardi

Vigor e Thunder, due realtà un solo amore: ieri la presentazione congiunta da Vini Gagliardi

Vino e basket, le due grandi eccellenze matelicesi. Ieri sera gli spazi della Vini Gagliardi hanno accolto la Vigor, ai nastri di partenza del campionato di Serie B interregionale maschile, e la Thunder, formazione che militerà in Serie A2 femminile, per la presentazione ufficiale alla città. Un momento di relax e spensieratezza tra qualche calice di buon Verdicchio e due chiacchiere con i protagonisti delle due squadre cittadine, unite dal main sponsor Halley Informatica sulla maglietta. Il caso di Matelica, infatti, è quasi un unicum a livello regionale: solo Ancona può vantare una squadra maschile e una femminile contemporaneamente in Serie A2 e in Serie B. Con un piccolo dettaglio: Matelica ha un decimo degli abitanti del capoluogo regionale.

Tanti i tifosi e curiosi che hanno colto l’occasione per conoscere i loro beniamini e anche per sottoscrivere abbonamenti per la prossima stagione (Vigor e Thunder hanno anche varato un’offerta congiunta per chi volesse seguire entrambe le squadre), poi nella seconda parte della serata ecco la presentazione vera e propria di atleti e staff, condotta da Giorgio Bruzzechesse.

Ambiente leggero e grande euforia, con coach Tony Trullo che ha svelato un piccolo aneddoto riguardante il suo arrivo a Matelica, lo scorso novembre. «Dalle nostre parti, in Abruzzo, c’è la tradizione della genziana e un mio amico, quando ha saputo che sarei venuto ad allenare qui mi ha chiesto di riportargli 5 litri di Verdicchio di Matelica – ha raccontato il coach – io conoscevo solo quello di Jesi e lui mi ha fermato subito dicendomi che quello di Matelica è il migliore. Così sono venuto qui da Gagliardi e mi si è aperto un mondo».

A fare i ringraziamenti il presidente biancorosso Monica Sonaglia. «Ringrazio tutti coloro che sono venuti per la vicinanza che ci dimostrano – ha sottolineato Sonaglia – e soprattutto ringraziamo gli sponsor, perché senza di loro tutto questo non starebbe in piedi, in particolar modo ovviamente Halley Informatica, azienda che è al fianco nostro e della Thunder da tanti anni e che è la nostra prima tifosa. Ci piace pensare che questa sia la serata delle eccellenze: il Verdicchio e il basket matelicese. Per quanto riguarda la squadra, quello che mi preme di più sottolineare è che loro sono un faro per i nostri ragazzi più giovani, ci teniamo che siano da esempio per loro, che rappresentano il nostro futuro».

Presente anche l’amministrazione comunale, con il sindaco Massimo Baldini affiancato dal vice Denis Cingolani e dall’assessore allo sport Graziano Falzetti. «Il basket ormai è diventata un’eccellenza per la città e questa serata lo rimarca ancora – ha affermato il primo cittadino – speriamo che presto arrivi anche un palazzetto idoneo al livello raggiunto da queste due realtà».

Del nuovo palasport ha parlato anche il patron di Halley Informatica Giovanni Ciccolini a chiusura della serata, lanciando un bel messaggio di sport. «Abbiamo due squadre dalle quali ci aspettiamo molto, ma al di là della competizione in senso stretto, quello a cui teniamo di più è l’armonia che caratterizza le nostre realtà – ha concluso Ciccolini – è chiaro che noi vorremmo sempre vincere, ma non è l’agonismo a tutti i costi a spingerci: vogliamo creare una cultura dello sport, ci siamo resi conto che chi ha fatto sport ad alto livello poi anche nel lavoro ha qualità e skills maggiori. Per questo riflettendo su un possibile nome per il futuro palazzetto stavamo ragionando sul concetto di “Palestra della vittoria”, per un motivo preciso: tutti noi dobbiamo imparare a vincere, ma vincere non significa necessariamente arrivare primi. Significa raggiungere un obiettivo che ci siamo prefissati, superare un nostro limite ma anche saper accettare di arrivare secondi per quello è il nostro massimo. Vincere contro gli altri o contro noi stessi: quando si entra in palestra e si va in campo dando il massimo, si vince sempre».