La Halley risorge dal baratro, ma non basta: Jesi passa all'overtime, biancorossi spalle al muro
Chissà come sarebbe andata senza quei cinque minuti
di follia. O senza quei 3-4 canestri sbagliati da sotto. O con qualche fischio
dubbio in direzione inversa. Quanti “se” nella serata che mette la Halley Matelica con le spalle
al muro. I biancorossi sprofondano in un inferno profondo 18 punti, risorgono
come un’araba fenice agguantando all’ultimo respiro un insperato overtime ma poi
non riescono a completare l’impresa con la vittoria su una General Contractor Jesi che ha rischiato un suicidio epocale.
Gli ospiti hanno controllato la gara per lunghissimi
tratti, prendendola in mano sin dai primi minuti di partita. Jesi prende il via
martellando la palla dentro a Filippini, che segna i primi 7 punti
biancoblu salvo poi uscire per una distorsione alla caviglia e non tornare più
in campo, ma è proprio quando esce il suo totem che la General Contractor prova
la prima sgasata: 0-8 di parziale e a metà quarto è 7-15 jesino. Gli ospiti,
però, in difesa pasticciano, la Vigor è concentrata e abile a sfruttare ogni
errore e così la partita resta in sostanziale equilibrio, pur con gli ospiti in
costante vantaggio, fino alla metà del secondo quarto. È qui che d’improvviso i
biancorossi vanno in tilt. Jesi alza i giri in difesa e trova canestri in
transizione a raffica, Matelica perde palloni senza reagire e il parziale di
0-15 che porta la truppa di coach Ghizzinardi a +18 (28-46 al 19’ chiuso
dall’elegante jumper di Gatti) ammutolisce il palas di Castelraimondo.
Sembra
già finita, anche perché Jesi pare controllare senza patemi i timidi tentativi
della Halley. Coach Trullo, però, lancia a sorpresa sul finire del terzo
periodo il “jolly” Mentonelli, che con due triple in faccia a Merletto
riporta dopo una vita lo svantaggio sotto la doppia cifra (59-68). Nonostante
qualche brivido corra sulla schiena, specie quando Polselli si divora da
sotto il canestro del potenziale -5 sul 62-69 a 8’ dalla sirena, la General Contractor
pare poter amministrare senza affanni, tanto che un monumentale Varaschin
sigla dalla lunetta il nuovo +12 (62-74) quando non restano più di 5’ da
giocare. Sembra andata, ma Riccio ha altri programmi: la guardia
avellinese, dopo le prove stellari di gara 1 e 2, sale in cattedra con due
canestri in rapida successione, Adeola completa l’opera imitandolo e in
men che non si dica si delinea un insperato finale in volata (74-75 con poco
meno di 2’ da giocare). Jesi ricaccia indietro la Vigor coi liberi di Varaschin
e Marulli (74-79 a 1’ dalla sirena), ma Riccio è una furia: prima lucra
due liberi per tornare a -3, poi realizza col fallo e completa il gioco da 3
punti che impatta la gara a quota 79. Gli ospiti avrebbero in mano la palla
della vittoria ma Marulli non ha fortuna: si va al supplementare.
Riccio
apre l’overtime portando avanti la Halley per la prima volta dal 5-4 dei minuti
iniziali (81-79), ma la Vigor sembra con la spia rossa accesa. La General
Contractor torna avanti raggranellando tiri liberi su tiri liberi, Enihe
ha la forza di firmare il nuovo sorpasso sull’84-83 a 3’ dalla fine, ma una
tripla di Valentini ricaccia indietro i biancorossi. Jesi non la chiude,
una prodigiosa stoppata di Gatti dice no al potenziale canestro del pareggio di
Riccio all’imbocco dell’ultimo minuto, ma capitan Caroli tiene ancora in
vita la Halley (86-88) con un pugno di secondi da giocare. L’1/2 in lunetta di
Gatti (86-89) lascia la porta aperta ai sogni vigorini. Riccio si lancia a
tutta velocità dall’altra parte per cercare la tripla del nuovo pareggio, ma Merletto
lo spinge verso la linea laterale: per l’arbitro tutto regolare, palla fuori e
Jesi è vicinissima al blitz. Con 6” da giocare, Marulli subisce il fallo e
completa l’opera col 2/2 che regala il colpaccio ai suoi.
Peccato,
di rimpianti e recriminazioni ce ne sarebbero a bizzeffe, ma non c’è tempo per
questo: domenica alle 19 a Castelraimondo ci si gioca una stagione, o si forza
gara 5 o si finisce in Serie B Interregionale.
Questo
il commento di coach Trullo a fine partita: «Abbiamo
giocato un grande secondo tempo, forzando il supplementare nel quale abbiamo
anche messo il naso avanti ma alla fine non ce l’abbiamo fatta. La gara purtroppo
ce la siamo giocata a 5’ dalla fine del secondo quarto, quando abbiamo preso
quel break che ci ha portato a chiudere il primo tempo sotto di 18. Chiaro che
poi giocare contro una squadra considerata da tutti più forte di noi diventa
difficile, ma i ragazzi hanno dato tutto e se non sbagliamo un paio di tiri
completamente aperti e un paio di penetrazioni magari ci troviamo qua a
festeggiare una vittoria. È andata così ma ora non possiamo mollare, dobbiamo
ripartire proprio da questo perché domenica abbiamo un’altra possibilità per
riportare la serie a Jesi. Peccato davvero per quei cinque minuti: quando hai
un blackout così contro una squadra un po’ meno forte magari riesci a restare
in scia, ma se lo fai contro una squadra forte come Jesi poi paghi dazio. Ci
era successa la stessa cosa in gara 2, dovremmo provare a migliorare ma abbiamo
pochissimo tempo per farlo, con la prossima partita che arriva fra poche ore.
Onestamente abbiamo fatto già un mezzo miracolo ad essere qui, è chiaro che
dopo la vittoria di gara 1 ci eravamo fatti la bocca buona. Loro sono stati
bravi a prendersi questo successo, ma abbiamo ancora una speranza: dovremo
essere bravi a sfruttarla».
HALLEY MATELICA-GENERAL
CONTRACTOR JESI 86-91 D.T.S. (SERIE: 1-2)
MATELICA: Provvidenza 16,
Fianchini ne, Mentonelli 6, Seck, Vissani, Gallo 8, Caroli 6, Polselli 2,
Riccio 23, Adeola 14, Paglia ne, Enihe 11. All.: Trullo.
JESI: Varaschin 18,
Ferraro 15, Giulietti ne, Moretti ne, Konteh ne, Filippini 7, Merletto 9,
Cicconi Massi 4, Calabrese 2, Valentini 10, Marulli 21, Gatti 5. All.:
Ghizzinardi.
ARBITRI: Agnese, Manco.
PARZIALI: 21-22, 9-26, 28-19,
21-12, 7-12.