Il gran galà di fine anno al quartier generale della Halley, tra premiazioni e il sogno-palasport
Lo
splendido parco interno sulla collina che fronteggia Matelica, circondato dal
suggestivo tramonto tra i monti, è stato lo scenario nel quale il main sponsor Halley
Informatica ha voluto salutare tutto il mondo Vigor per chiudere
ufficialmente la stagione 2021/2022.
Ospiti
del patron Giovanni Ciccolini tutte le squadre biancorosse, da quella
senior (assenti giustificati i tre stranieri Haris Genjac, Tevin
Falzon e Kakha Zhgenti, rientrati in patria qualche giorno fa) che
ha infiammato la città conquistando la promozione in Serie B e passando
per l’Under 15 campione regionale e l’Under 14 vincitrice della
Coppa del Centenario, ma anche la Thunder Matelica-Fabriano, anch’essa
sponsorizzata Halley, che ha centrato una salvezza tranquilla all’esordio in
Serie A2 femminile. Tutti insieme per salutare un’annata ricca di successi e darsi
l’appuntamento a fra un paio di mesi per il via della nuova stagione. «Quello che facciamo, gli sforzi che portiamo avanti sono
importanti per il valore sociale che hanno – ha rimarcato Ciccolini – è bello
anche che allenatori e presidenti di società diverse si incontrino e abbiano un
dialogo, è un modo di dare l’esempio».
Ospiti d’onore il sindaco di Matelica Massimo
Baldini, affiancato dall’assessore allo sport Graziano Falzetti, e
il presidente di Fip Marche Davide Paolini. «E’ stato un anno
importante per lo sport cittadino e in particolare per il basket con l’importantissimo
risultato centrato dalla prima squadra maschile con la promozione in Serie B – ha
detto il primo cittadino – senza dimenticare la squadra femminile che sta
giocando alla grande in Serie A2: siamo una delle poche città delle Marche con
due realtà nei campionati nazionali. Matelica è una cittadina di 10 mila
abitanti con un migliaio di praticanti nei vari sport, segno che questo
rappresenta qualcosa di importante per la comunità. Sappiamo che c’è il grande
problema del palasport: speriamo di trovare presto una soluzione, stiamo
collaborando con la famiglia Ciccolini, noi stiamo facendo la nostra parte con
i tanti bandi che ci sono sia tramite la ricostruzione del sisma che tramite Pnrr.
Speriamo di riuscire a trovare una soluzione».
Questione palasport che è stata al centro anche
dell’intervento del presidente federale. «Prima di tutto va riconosciuta la
grande stagione che hanno fatto le ragazze della Thunder, alla prima volta in
A2 – ha affermato Paolini – ma quello che hanno fatto i ragazzi è
incredibile. Da presidente federale per una volta posso concedermi di dire di aver
fatto il tifoso tra semifinali e finali. Dobbiamo fare un ringraziamento a chi
permette da tanti anni a questa città di giocare a pallacanestro. Io sono nel
basket da 40 anni e da sempre c’è il marchio Halley sulle canotte di questa
società e penso che questa sia la cosa più bella: la passione di una famiglia
per uno sport e un territorio. Possiamo avere i migliori tecnici, giocatori,
presidenti e telecronisti, ma poi alla fine abbiamo bisogno di chi tutto questo
lo rende possibile. Il problema delle strutture è reale e bisogna fare poche
chiacchiere, io per primo. Abbiamo troppi esempi negativi in questa regione su
questo fronte: Montegranaro, Recanati, Osimo solo per citarne alcune. È il
momento giusto affinché l’amministrazione comunale, insieme a una persona che
sono sicuro darà la sua disponibilità, faccia i fatti. I maschi hanno la
fortuna che con la riforma dei campionati ci sono un paio d’anni per stare
sereni, ma non si può andare oltre. Matelica ha bisogno di un palazzetto, l’attuale
palestra non basterebbe nemmeno per i campionati di Eccellenza Under 17 o Under
19. So che è difficile fare miracoli, ma in questo momento ci sono due realtà
importanti ad alti livelli: oggi servono spazi e strutture per farle crescere
ancora».
Dopo i saluti dei presidenti della Vigor Stefano
Bruzzechesse e della Thunder Euro Gatti, la serata è andata avanti
tra premiazioni e gag grazie alla conduzione dello speaker-tesoriere-mattatore biancorosso
Giorgio Bruzzechesse, per concludersi con un banchetto tra musica e
prelibatezze del nostro territorio. Il perfetto “punto” su una stagione da
incorniciare.